3,80
Trama
Gli eventi della vita dell'eccentrica star della musica inglese Elton John si combinano con elementi fantastici presi dalle sue canzoni
La recensione del film di
Dexter Fletcher
“I'm still standing after all this timePicking up the pieces of my life without you on my mind”…C’è stato un Elton John prima e dopo l’alcool. C’è stato un Elton John (Reginald Kenneth Dwight all’anagrafe) prima di Elton John.Dopo lo straordinario e forse inaspettato successo di Bohemian Rhapsody, Dexter Fletcher questa volta si appropria sin dall’inizio (lì arrivò in corso d’opera dopo l’allontanamento di Bryan Singer) del progetto biopic sull’iconica rock-pop-star britannica.Impossibile raccontarne vita morte (che per fortuna ancora non c’è stata) e miracoli, il film si concentra sulla prima fase della carriera, quella dell’exploit fulmineo dopo un’esibizione al mitologico Troubadour di Los Angeles nell’agosto del 1970, degli eccessi (“sono un alcolista, un cocainomane, un sex addicted, uno shopping addicted”…), delle difficoltà di accettarsi realmente per quello che era.E naturalmente l’origine di tutti i mali è da ricercare nell’infanzia di Reggie – un padre assente e anaffettivo, una madre presente ma sv
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