3,80
Trama
Tra le montagne innevate del Giappone, ogni notte, un pescatore si reca al mercato del pesce del suo paese. Una notte, il suo figlioletto di 6 anni, Takara, viene svegliato dai suoi rumori, e non riesce proprio a rimettersi a dormire. Mentre il resto della famiglia dorme, il piccolo fa un disegno per quel papà che vede così poco, e lo mette nel suo zainetto. La mattina, ancora insonnolito, perde la strada per la scuola: un'occasione per una piccola avventura, e forse per consegnare quel disegno..
La recensione del film di
Damien Manivel,
È ancora notte in Giappone e fuori nevica forte. Un uomo esce di casa, come fa ogni giorno, per andare a lavorare al mercato del pesce. Il figlio di sei anni si sveglia e non riesce più a prendere sonno. Inizia così la sua giornata di bambino, rinchiuso nel languido tepore domestico, tra giochi e disegni, nicchie e rifugi lanosi, in attesa dell’ora di potersi recare a scuola. Ma una volta uscito di casa, forse ancora assonnato, il bambino perde la strada e comincia a bighellonare allegramente nel paesaggio innevato e silenzioso, seguendo con scrupolo le tappe di un percorso molto lungo, che sembra essere impresso in maniera netta nella sua mente e che ha come unico obiettivo quello di incontrare suo padre alla luce del sole.Il duo franco-giapponese costituito dai registi Damien Manivel e Igarashi Kohei, al loro primo lavoro insieme, costruisce un’opera molto raffinata sulla ciclicità e sulla purezza del rapporto tra un padre e un figlio. Il quotidiano “mancarsi” dei personaggi si inscrive in un arco di rimand
Attori
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